The Mahabharata
W**L
Very good overview
I purchased Bibek Debroy's 10 volume translation. It is extremely good, I am sure, but probably not the best for someone's first attempt at the Mahabharata! I purchased John Smith's excellent book (partly because it was Penguin, which is known for good translations) and I have found it to be a terrific read. One of the things I appreciate most is the introduction, which provides a great overview of what follows. Will be tackling the Bibek Dubroy as soon as I finish Smith.
S**Y
No personal interpretation
Nice book, I had a great read author have presented the book as it is…
P**R
Mahabharata
Used it to teach a class on the Mahabharata. Good edition. Not the most easy to read like some other shorter versions, but excellent in its complete telling of the tale.
C**R
The Mahabharata (Penguin Clothbound Classics)
It's not really one of the Penguin Clothbound Classics as stated, but one of the Penguin India Special Editions (the one which is not out of print yet, actually). The design is the same as the rest of the collection, but it does not contain the ribbon inside and the cover is not actually made by Coralie Bickford-Smith. The letters are a bit small to be read. And I'd say the binding seems better than the others.It'll look good in your collection, anyway :)
A**S
Mahābhārata: ottimo.
Non parlo qui del lavoro proprio di Amazon, prezzi, tempi di spedizione, etc, (che sono, al solito, molto buoni), ma del "prodotto" stesso.Che è ottimo! Si tratta di una parziale traduzione (inglese, badate) del Mahābhārata, il poema epico più lungo di tutti i tempi, con i suoi più di 10000 versi. La traduzione copre circa il 10% dell'intero poema, e di tutto il resto John D. Smith, l'autore (traduttore) del libro fa un riassunto. E sono pur sempre 834 pagine! Buona introduzione, glossario alla fine, tavole genealogiche, indice e anche cartina dell'India antica. Non sarà certo un lavoro per specialisti, ma soddisfa pienamente la curiosità di coloro che, senza essere particolarmente esperti dell'argomento (ovvero la stragrande maggioranza dei lettori) vorrebbero non solo farsi un'idea del contenuto del grande poema, ma decisamente venire a conoscerlo piuttosto bene. Quindi, ottimo lavoro: teniamo conto che traduzioni dal sanscrito dell'intera opera, che io sappia, non esistono in italiano, ma, se ci va bene, in inglese (peraltro credo si trovino online), e occupano spesso, nelle versioni cartacee, più di dieci volumi! E l'opera di riduzione messa in atto ci consente di scoprire nel poema - che Smith stesso confessa avere un carattere spesso farraginoso, accresciutosi com'è attraverso circa un millennio di aggiunte, integrazioni, interpretazioni, storie secondarie, etc. – addirittura un certo pathos che ci spinge a continuarne la lettura e a portarla a termine con soddisfazione.Facciamo un esempio: il famoso Bhagavadgītā, centro della spiritualità induista, non è che una minuscola frazione del Mahābhārata; ne posseggo una traduzione italiana (non dico quale, ma è di uno dei maggiori editori del nostro paese, e peraltro pare sia una versione italiana di una traduzione francese): bene, capire cosa vi succede è estremamente arduo, seguendo questa traduzione. Tot versetti, tot note esplicative (alcune delle quali piuttosto inutili) appesantiscono il lavoro; se a Kṛṣṇa vengono nel Mahābhārata attribuiti qualche decina di nomi diversi, il traduttore non può che riportarli tutti (e che altro può fare un traduttore?): sta poi a noi andare a scartabellare nelle note e scoprire alla fine che si tratta dello stesso personaggio (esiste un libro – inglese – con un registro di tutti i nomi che appaiono nel poema: sono 800 pagine!). E il tempo passa, e la passione diminuisce.Nulla di tutto ciò nel lavoro curato dal professor Smith, che, in questo libro, appare dunque come un divulgatore, più che come uno scienziato. Ma che altro resta a noi, semplici lettori? In definitiva, questo mi pare il miglior approccio al Mahābhārata che conosco. Ottimo, dunque!
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